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Impianto transcatetere eterotopico della valvola tricuspide: un nuovo approccio per il rigurgito della tricuspide


Il trattamento transcatetere della malattia valvolare cardiaca è oggi ben definito.
Tuttavia, per il trattamento del rigurgito tricuspidale, non è disponibile un approccio efficace basato sull'uso del catetere.

È stato descritto il primo caso umano di trattamento transcatetere di rigurgito tricuspidale grave in un paziente di 79 anni con congestione venosa e malattie non-cardiache associate.

In questo paziente, il trattamento chirurgico era stato rifiutato e la terapia farmacologica era risultata inefficace.

Dopo studi ex vivo e su animali, il trattamento del rigurgito tricuspidale è stato eseguito con l'impianto percutaneo cavale della valvola.

Tramite un approccio transcatetere attraverso la vena femorale destra, una valvola cardiaca auto-espandibile su misura è stata impiantata nella vena cava inferiore.
Il dispositivo è stato ancorato nella vena cava inferiore a livello di giunzione cavo-atriale allineando la valvola immediatamente sopra l'afflusso epatico e sporgente nell'atrio destro.

Dopo il posizionamento, è stata osservata un’eccellente funzione della valvola evidenziata da una marcata riduzione della pressione nella cava e l'abolizione dell'onda ventricolare nella vena cava inferiore.

Esami ecocardiografici sequenziali nel corso di un follow-up di 8 settimane hanno confermato la funzione continua del dispositivo senza perdite paravalvolari o reflusso venoso residuo.

Il paziente ha migliorato le proprie capacità fisiche ed è stato in grado di riprendere le attività quotidiane.

Durante il follow-up non c'è stata ricorrenza di insufficienza cardiaca destra, e c'è stata una riduzione parziale dell'ascite.

Il paziente è stato dimesso dall'ospedale, ed inserito in un programma di riabilitazione.

In conclusione il trattamento transcatetere del rigurgito tricuspidale grave con l'impianto della valvola cavale è fattibile con conseguente abolizione immediata del rigurgito della vena cava inferiore e miglioramento clinico nel medio termine.
Pertanto, in alcuni pazienti non-chirurgici, l'impianto della valvola cavale può diventare una opzione terapeutica per il trattamento dell'insufficienza venosa e può migliorare le malattie non-cardiache associate.
Sono, tuttavia, necessarie esperienze di conferma con un follow-up più prolungato per valutare il beneficio clinico della procedura a lungo termine, nonché i potenziali effetti deleteri. ( Xagena2011 )

Lauten A et al, Eur Heart J 2011; 32: 1207-1213


Cardio2011



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