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L’aggiunta di Eparina non-frazionata all’Enoxaparina causa eccessiva anticoagulazione che non viene identificata dal test di coagulazione ACT


Lo studio STACKENOX ( STACK-on to ENOXaparin ) ha valutato l’effetto anticoagulante cumulativo dell’aggiunta di Eparina non-frazionata a soggetti già in trattamento con Enoxaparina ( Clexane ).

Un totale di 72 individui sani di età compresa tra 40 e 60 anni hanno ricevuto per via sottocutanea Enoxaparina ( 1 mg/kg ogni 12 ore ) per 2.5 giorni ( steady state ), e sono stati assegnati in modo casuale a ricevere per via endovenosa un bolo di 70 UI/kg 4, 6 o 10 ore dopo la somministrazione della dose finale di Enoxaparina.

I livelli di anticoagulazione sono stati valutati mediante monitoraggio del tempo di coagulazione attivata ( ACT ), dell’attività anti-Xa e anti-IIa, e della generazione di trombina ( potenziale endogeno di trombina, ETP ).

Dopo la somministrazione della dose finale di Enoxaparina, i livelli di ETP si sono ridotti del 40%, e le attività anti-Xa e anti-IIa sono aumentate, come atteso, mentre i livelli di ACT non hanno indicato alcun effetto anticoagulante.

La somministrazione stack-on di Eparina non-frazionata 4, 6 o 10 ore dopo l’ultima dose di Enoxaparina ha aumentato in modo significativo le attività anti-Xa e anti-IIa ( pI livelli di ACT sono rimasti entro un range tipico del trattamento con Eparina non-frazionata.

Dallo studio si è evidenziato che la somministrazione stack-on dell’Eparina non-frazionata in soggetti già riceventi Enoxaparina al dosaggio raccomandato può comportare un’iper-anticoagulazione, e dovrebbe essere evitata.
La misurazione del tempo di coagulazione attivata non permette di identificare lo stato di iper-anticoagulazione da co-somministrazione di Enoxaparina e Eparina non-frazionata. ( Xagena2009 )

Drouet L et al, Am Heart J 2009; 158 : 177-184


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