Aggiornamenti in Cardiologia
Aggiornamento in Medicina
Un gruppo di ricercatori canadesi ha portato a termine uno studio per esaminare i predittori di complicazioni precoci dopo impianto di defibrillatore ( ICD ).
Benché i defibrillatori cardioverter impiantabili siano ampiamente utilizzati, i predittori di complicazioni procedurali e le conseguenze di questi eventi non sono ancora stati determinati.
In uno studio prospettico, multicentrico, basato sul registro degli esiti clinici di tutti i pazienti con nuovo impianto di defibrillatore in 18 Centri in Ontario ( Canada ), sono state esaminate le complicanze a 45 giorni e la mortalità per tutte le cause nel periodo 2007-2009.
Tra i 3340 pazienti ( età media 63.8 anni, 78.5% uomini ), complicanze maggiori si sono manifestate nel 4.1% delle procedure de novo.
Rispetto agli impianti di dispositivo monocamerale, l’impianto di un defibrillatore di resincronizzazione cardiaca ( hazard ratio [ HR ] aggiustato: 2.17, p inferiore a 0.001 ) o di dispositivo a camera doppia ( HRa=1.82, p=0.006 ) è risultato associato a un aumento del rischio di complicanze maggiori.
Le complicanze maggiori sono risultate aumentate nelle donne ( HRa=1.49, p=0.037 ) e quando la dimensione ventricolare sinistra di fine sistole superava i 45 mm ( HRa=1.54, p=0.018 ).
Queste complicanze maggiori ( esclusa la mortalità ) che si sono manifestate presto dopo l’effettuazione del impianto di defibrillatore sono risultate correlate a un aumento del rischio di successivo decesso fino a 180 giorni dopo l’impianto di defibrillatore ( HRa=3.70, p=0.002 ).
Le complicanze direttamente associate ad impianto sono risultate correlate a un aumento del rischio di mortalità precoce ( HRa=24.89, p=0.01 ), mentre le complicanze cliniche indirette hanno portato a un aumento del rischio di mortalità a breve termine ( HRa=12.35, p inferiore a 0.001 ) dopo impianto di defibrillatore.
In conclusione, le complicanze dopo impianto de novo di defibrillatore sono risultate fortemente associate al tipo di dispositivo utilizzato.
Le complicanze maggiori erano correlate a un aumento del rischio di mortalità. ( Xagena2010 )
Lee D S et al, J Am Coll Cardiol 2010; 55: 774-782
Cardio2010