Aggiornamenti in Cardiologia
Aggiornamento in Medicina
La Colchicina è un vecchio farmaco anti-infiammatorio che ha dimostrato notevoli benefici cardiovascolari negli studi recenti.
Sono stati esaminati sistematicamente i benefici cardiovascolari e i rischi della Colchicina in qualsiasi popolazione e in particolare nei pazienti ad alto rischio cardiovascolare.
Sono stati valutati gli studi clinici controllati randomizzati che hanno confrontato Colchicina per almeno 6 mesi con qualsiasi controllo in qualsiasi popolazione adulta.
Gli esiti primari erano mortalità per tutte le cause, infarto del miocardio ed eventi avversi.
La mortalità cardiovascolare era un endpoint secondario.
Sono stati inclusi 39 studi con 4.992 pazienti.
La qualità delle evidenze per i risultati di mortalità e di infarto miocardico era moderata, ma inferiore per gli eventi avversi.
La Colchicina non ha avuto alcun effetto sulla mortalità per qualsiasi causa ( RR=0.94; I2=27%; 30 studi ).
La mortalità cardiovascolare si è ridotta in alcuni ma non tutti i modelli meta-analitici ( RR effetti casuali 0.34; I2=9%; OR Peto 0.24; I2=15%; RR Mantel-Haenszel a effetti fissi 0.20; I2=0%; 7 studi ).
Il rischio di infarto miocardico è stato ridotto ( RR=0.20; 2 studi ).
Non vi è stato alcun effetto sugli eventi avversi totali ( RR=1.52; I2=45%; 11 studi ), ma l'intolleranza gastrointestinale è aumentata ( RR=1.83; I2=74%; 11 studi ).
La segnalazione di eventi avversi gravi è stata incostante; nessun evento si è verificato in 824 anni-paziente ( 4 studi ).
Gli effetti nelle popolazioni ad alto rischio cardiovascolare sono risultati simili ( 4 studi; 1.230 pazienti ).
Non è stato trovato alcuno studio a sostegno di dosaggi di Colchicina superiori a 1 mg/die.
La Colchicina può avere notevoli benefici cardiovascolari; tuttavia, vi è sufficiente incertezza circa i benefici e i danni.
C’è necessità di sperimentazioni su larga scala per valutare ulteriormente questo promettente ed economico trattamento nelle malattie cardiovascolari. ( Xagena2016 )
Hemkens LG et al, Heart 2016; 102: 590-596
Cardio2016 Farma2016