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Effetto acquaretico del Lixivaptan nella insufficienza cardiaca


Ricercatori dell’Ohio State University Heart Center hanno valutato gli effetti renali di un antagonista selettivo del recettore V2 nell’insufficienza cardiaca.

L’arginina vasopressina ha un ruolo nella ritenzione dei liquidi a livello renale e dell’iponatriemia associata all’insufficienza cardiaca cronica.

I Ricercatori hanno esaminato gli effetti dell’antagonista selettivo del recettore V2 non-peptidico, Lixivaptan in 42 pazienti con scompenso cardiaco lieve-moderato che richiedevano trattamento con un diuretico.

Dopo essere stati deprivati di liquidi nel corso della notte e trattati per un giorno con placebo, i pazienti sono stati assegnati a placebo, oppure a diversi dosaggi di Lixivaptan ( 10, 30, 75, 150, 250, 400mg ) nel primo giorno, seguiti da 4 ore di restrizione dei liquidi e di un’addizionale assunzione di liquidi ad libitum ( a piacere ).

Ad eccezione del dosaggio di 10mg, Lixivaptan ha prodotto un aumento significativo, dose-correlata, del volume urinario nelle 4 ore, rispetto al placebo ( p < 0.02 ).
L’aumento del volume di urine era accompagnato da aumenti significativi dell’escrezione di acqua priva di soluto.

Ai più alti dosaggi del farmaco, il sodio plasmatico è risultato significativamente aumentato.

Queste osservazioni hanno confermato il ruolo dell’arginina vasopressina nella ritenzione di acqua a livello renale associata all’insufficienza cardiaca ed hanno indicato che l’antagonista del recettore V2, Lixivaptan, può rappresentare un promettente farmaco per l’insufficienza cardiaca. ( Xagena2006 )

Abraham WT et al, J Am Coll Cardiol 2006; 47: 1615-1621



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