Aggiornamenti in Cardiologia
Aggiornamento in Medicina
Uno studio coordinato da Ricercatori del Royal Victoria Hospital a Belfast nel Nord Irlanda ( UK ), hanno valutato il ruolo di nuovi biomarcatori nell’identificazione precoce dell’infarto miocardico acuto nei pazienti ricoverati con dolore toracico acuto.
Lo studio prospettico ha riguardato 664 pazienti afferenti a due Unità Coronariche, che lamentavano dolore toracico.
Il periodo osservazionale è stato di 3 anni a partire dal 2003.
L’infarto miocardico è stato definito come cTnT ( troponina T cardiaca ) maggiore o uguale a 0.03 microg/L ).
Nei pazienti con insorgenza dei sintomi prima di 4 ore, la sensibilità di H-FABP ( proteina cardiaca legata agli acidi grassi ) per l’infarto miocardico è risultata significativamente più alta rispetto alla troponina T cardiaca al momento del ricovero ( 73% versus 55%; p=0.043 ).
La specificità di H-FABP era del 71%.
Nessuno degli altri biomarcatori era superiore a cTnT.
L’uso combinato di H-FABP e cTnT ha migliorato in modo significativo la sensibilità di H-FABP o cTnT ( 85%; p minore o uguale a 0.004 ).
Questo approccio combinato ha anche migliorato il valore predittivo negativo, il quoziente di probabilità negativo e il rapporto tra i rischi.
In conclusione, la valutazione di H-FABP entro le prime 4 ore dall’insorgenza dei sintomi è superiore alla troponina T cardiaca per il rilevamento dell’infarto miocardico ed è un utile biomarker aggiuntivo per i pazienti con dolore toracico acuto. ( Xagena2008 )
McCann CJ et al, Eur Heart J 2008; 29: 2843-2850
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