Aggiornamenti in Cardiologia
Aggiornamento in Medicina
La morte improvvisa per cause cardiache rappresenta la principale causa di decesso tra i pazienti con insufficienza cardiaca congestizia.
E’ stato proposto un trattamento con Amiodarone o un defibrillatore cardioverter impiantabile ( ICD ) al fine di migliorare la prognosi in questi pazienti.
Hanno preso parte allo studio 2.521 pazienti con insufficienza cardiaca congestizia di classe II o III, secondo la New York Heart Association ( NYHA ), e frazione di eiezione ventricolare sinistra del 35% o inferiore.
I partecipanti sono stati assegnati in modo random a terapia convenzionale per insufficienza cardiaca congestizia più placebo ( n = 847 ), a terapia convenzionale più Amiodarone ( n = 845 ) o a terapia convenzionale più defibrillatore cardioverter impiantabile a catetere singolo ( n = 829 ).
L’end point primario era rappresentato da morte per qualsiasi causa.
La frazione di eiezione ventricolare sinistra media era 25%, il 70% dei pazienti era in classe NYHA II ed il 30% in classe NYHA III.
La causa di insufficienza cardiaca congestizia era di tipo ischemico nel 52% e di tipo non-ischemico nel 48%.
Il periodo medio di follow-up è stato di 45.5 mesi.
Sono stati accertati 244 decessi ( 29% ) nel gruppo placebo, 240 ( 28% ) nel gruppo Amiodarone e 182 ( 22% ) nel gruppo ICD.
Rispetto al placebo, l’Amiodarone è risultato associato ad un rischio simile di decesso ( hazard ratio, HR = 1.06 ; p = 0.53 ), mentre è stata osservata nei pazienti con il defibrillatore impiantabile una diminuzione del rischio di decesso del 23% ( HR = 0.77; p = 0.007 ) ed una diminuzione assoluta di mortalità di 7.2 punti percentuali dopo 5 anni nella popolazione generale.
Questo studio ha dimostrato che nei pazienti con insufficienza cardiaca congestizia di classe II o III NYHA e con frazione di eiezione ventricolare sinistra del 35% o inferiore, l’Amiodarone non ha effetti favorevoli sulla sopravvivenza , mentre il defibrillatore impiantabile a singolo catetere ha ridotto la mortalità generale del 23%. ( Xagena2005 )
Bardy GH et al, N Eng J Med 2005; 352: 225-237
Cardio2005 Farma2005