Prevenzione e  Terapia dello Scompenso Cardiaco
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Impatto della durata del complesso QRS sulla riduzione degli eventi clinici con terapia di resincronizzazione cardiaca


La terapia di resincronizzazione cardiaca ( CRT ) è efficace nel ridurre gli eventi clinici nei pazienti con insufficienza cardiaca e prolungamento dell'intervallo QRS.
Gli studi che utilizzano misure sostitutive e analisi di sottogruppo di ampi studi suggeriscono che solo i pazienti affetti da QRS marcatamente prolungato traggono beneficio dalla terapia di resincronizzazione cardiaca.

L’obiettivo di uno studio è stato quello di determinare se l'effetto della terapia di resincronizzazione cardiaca su eventi clinici avversi ( per esempio, decesso, ricoveri ) fosse differente nei pazienti con durata di QRS moderatamente ( cioè 120-149 millisecondi ) versus marcatamente ( per esempio, 150 millisecondi o più ) prolungata.

Sono stati inclusi nella meta-analisi 5 studi clinici randomizzati che soddisfacevano i criteri di inclusione ( pazienti totali, n=5813 ).

Nei pazienti con QRS marcatamente prolungato, è stata riscontrata una riduzione negli eventi clinici compositi con la terapia di resincronizzazione cardiaca ( risk ratio, RR=0.60; P minore di 0.001 ).

Al contrario, non vi è stato alcun beneficio dalla terapia di resincronizzazione cardiaca nei pazienti con QRS moderatamente prolungato ( RR=0.95; P=0.49 ), con un impatto significativamente diverso della terapia di resincronizzazione cardiaca nei 2 gruppi di QRS ( P minore di 0.001 ).

C'era una significativa relazione tra durata del QRS al basale e risk ratio ( P minore di 0.001 ) con beneficio della terapia di resincronizzazione cardiaca evidente a un QRS di circa 150 millisecondi e oltre. La risposta differenziale dei 2 gruppi QRS era evidente per tutte le classi NYHA ( New York Heart Association ).

In conclusione, la terapia di resincronizzazione cardiaca è risultata efficace nel ridurre gli eventi clinici avversi nei pazienti con scompenso cardiaco e un intervallo QRS al basale di 150 millesecondi o più, ma non ha ridotto gli eventi nei pazienti con QRS inferiore a 150 millisecondi.
Questi risultati hanno implicazioni per la selezione dei pazienti per la terapia di resincronizzazione cardiaca. ( Xagena2011 )

Sipahi I et al, Arch Intern Med 2011; 171: 1454-1462


Cardio2011



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