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Insufficienza cardiaca congestizia: oxLDL come predittore prognostico


Lo stress ossidativo sembra avere un ruolo significativo nella fisiopatologia dell’insufficienza cardiaca congestizia e l’oxLDL (LDL ossidata) può essere considerata un utile predittore di mortalità nei pazienti scompensati.
Lo studio ha esaminato la relazione esistente tra le lipoproteine ossidate a bassa densità, un marker dello stress ossidativo, e la prognosi di questi pazienti.
Il livello delle oxLDL a livello plasmatico era significativamente più alto nei pazienti con grave insufficienza cardiaca congestizia che non nei controlli o nei pazienti con insufficienza cardiaca di lieve entità.
È stata osservata una significativa correlazione negativa tra i livelli plasmatici delle oxLDL e la frazione d’eiezione ventricolare sinistra, ed una correlazione positiva tra i livelli di oxLDL ed i livelli plasmatici di norepinefrina.
In 26 pazienti si sono presentati eventi cardiaci. Quattordici pazienti sono morti ed altri sono stati ospedalizzati per insufficienza cardiaca.
Tra i vari parametri presi in considerazione solo gli alti livelli plasmatici del peptide natriuretico cerebrale e l’oxLDL hanno mostrato di essere predittori indipendenti di mortalità.

TsuTsui T el al, J Am Coll Cardiol 2002; 39: 957-962
( Xagena2002 )


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