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Peptide natriuretico di tipo B nella stenosi aortica, a basso flusso, basso gradiente


Il valore prognostico del peptide natriuretico di tipo B ( BNP ) nella stenosi aortica a basso flusso, a basso gradiente, non è noto.

Lo studio TOPAS ( Truly on Pseudo-Severe Aortic Stenosis ), coordinato da Ricercatori del Medical University of Vienna, ha valutato la relazione tra stenosi aortica ed emodinamica a riposo e sotto stress, ed outcome ( esito ) clinico.

I valori di BNP sono stati misurati in 69 pazienti con stenosi aortica a basso flusso ( area inidicizzata effettiva dell’orifizio < 0.6 cm2/m2, gradiente medio inferiore o uguale a 40 mmHg, frazione d’eiezione ventricolare sinistra inferiore o uguale al 40% ).

Tutti i pazienti sono stati sottoposti ad ecocardiografia da stress con Dobutamina, e sono stati classificati come stenosi aortica grave e pseudograve.

BNP è risultata inversamente correlata alla frazione d’eiezione a riposo e al picco di stress, all’area effettiva dell’orifizio a riposo e al picco di stress, e al flusso transvalvolare medio.

BNP era direttamente correlato alla resistenza valvolare e all’indice WMSI ( Wall Motion Score Index ).

Il valore di BNP è risultato più alto in 29 pazienti con stenosi aortica grave, rispetto ai 40 pazienti con stenosi aortica pseudograve.

Il peptide natriuretico di tipo B è risultato un forte predittore di outcome.

Nella coorte totale, la sopravvivenza cumulativa ad 1 anno dei pazienti con BNP maggiore o uguale a 550 pg/ml è stata del 47% versus 97% con BNP inferiore a 550 ( p < 0.0001 ).

In 29 pazienti che sono stati sottoposti a sostituzione valvolare, la sopravvivenza postoperatoria ad 1 anno è stata sensibilmente più bassa nei pazienti con BNP maggiore o uguale a 550 pg/ml ( 53% versus 92% ).

BNP è risultato statisticamente più alto nella stenosi aortica a basso gradiente grave, piuttosto che pseudograve, ed è in grado di predire la sopravvivenza dell’intera coorte e dei pazienti con sottostante sostituzione valvolare. ( Xagena2007 )

Bergler-Klein J et al, Circulation 2007; 115: 2848-2855


Cardio2007


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