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Ripetuti interventi di chirurgia vascolare: fattori di rischio per la mortalità operatoria


Una revisione retrospettiva su 671 pazienti tra il 1969 ed il 1998 ha esaminato i fattori di rischio per la mortalità operatoria nei pazienti sottoposti ad una prima rioperazione valvolare.
La mortalità operatoria è stata dell’8,6%, ma nell’ultimo periodo è scesa al 4,6%.
La mortalità è cresciuta del 3% per un secondo intervento a causa di una riparazione fallita o per un intervento su u nuovo sito della valvola, al 10,6% per disfunzioni valvolari protesiche., perdite peri-protesiche, e al 29,4% per endocarditi oppure trombosi valvolare.
Il concomitante bypass coronarico è stato asociato ad una mortalità del 15,4% rispetto all’8,2%, quando non richiesto.
La mortalità per la sostituzione della valvola aortica è stata del 6,4%, 7,4% per la sostituzione della valvola mitralica, 1,5% per la sostituzione della valvola mitralica ed aortica, 25,6% per la sostituzione della valvola tricuspide, 9,1% per la riparazione delle perdite peri-protesiche, e 2,2% per la riparazione della valvola isolata.
Tra i 336 pazienti, che richiedevano la sostituzione delle valvole protesiche, la mortalità è stata del 26,1% per la sostituzione di una valvola di tessuto ( p < 0.0005).
Pertanto i reinterventi sulle valvole cardiache possono essere eseguiti con un accettabile tasso di mortalità.
Tuttavia alcuni pazienti possono presentare un rischio più alto.

Jones JM et al, J Thorac Cardiovasc Surg 2001; 122; 913-918
( Xagena2002 )


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