Aggiornamenti in Cardiologia
Aggiornamento in Medicina
Studi clinici hanno dimostrato che le statine somministrate a soggetti con fattori di rischio per la malattia coronarica, riducono gli eventi cardiovascolari. Tuttavia molti di questi studi erano di piccole dimensioni. Uno dei due bracci dello studio ALLHAT ( The Antihypertensive and Lipid-Lowering Treatment to Prevent Heart Attack Trial ) ha valutato se la Pravastatina ( Pravachol, Selectin ) fosse in grado di ridurre la mortalità generale nei pazienti anziani, ipertesi , con moderata ipercolesterolemia ed almeno un altro fattore di rischio cardiovascolare. Hanno partecipato a questo studio 10.355 pazienti di età uguale o superiore a 55 anni, con colesterolo LDL compreso tra 120 e 189 mg/dL (con un intervallo di 100-120 in presenza di malattia coronarica ), e con livelli di trigliceridi inferiori a 350mg/dL.
I pazienti sono stati assegnati in modo random a ricevere Pravastatina 40mg/die ( n=5.170 ) o un normale trattamento ( n=5189 ). Al basale il valore medio del colesterolo totale era di 224 mg/dL, quello del colesterolo LDL 146mg/dL, del colesterolo HDL 48 mg/dL e dei trigliceridi 152 mg/dL. L’età media all’inizio dello studio era di 66 anni; il 49% erano donne; il 38% persone di razza nera; il 23% ispanici; il 14% aveva una storia di malattia coronarica ed il 35% era affetto da diabete di tipo 2. L’end point primario era rappresentato dalla mortalità generale, mentre l’end point secondario comprendeva: infarto miocardico non fatale o malattia coronarica fatale combinata , mortalità per causa specifica , tumore. Il periodo medio di osservazione è stato di 4,8 anni. Durante lo studio clinico il 32% dei pazienti trattati con terapia tradizionale e che presentavano malattia coronarica ed il 29% senza malattia coronarica hanno iniziato ad assumere farmaci ipocolesterolemizzanti. Al quarto anno la Pravastatina ha ridotto i livelli di colesterolo totale del 17% contro l’8% della terapia tradizionale. La mortalità generale è risultata simile nei due gruppi ( rischio relativo 0,99; p=0,88 ). A 6 anni la mortalità è stata infatti del 14,9% nel gruppo Pravastatina e del 15,3% con la terapia tradizionale. L’incidenza di eventi coronarici non è risultata significativamente diversa tra i gruppi ( rischio relativo: 0.91; p=0,16). A 6 anni la percentuale di eventi coronarici è stata del 9,3% nel gruppo Pravastatina e del 10,4% nel gruppo terapia tradizionale. La mancanza di differenze significative tra Pravastatina e terapia tradizionale nell’incidenza della mortalità generale e degli eventi coronarici nei pazienti con ipertensione ben controllata e colesterolo LDL moderatamente aumentato, potrebbe essere dovuto, secondo gli Autori, al modesto differenziale nel colesterolo totale e nel colesterolo LDC tra Pravastatina e terapia tradizionale rispetto ai precedenti studi clinici con le statine. ( Xagena2002 )
ALLHAT Collaborative Research Group, JAMA 2002; 288: 2998-3007