Aggiornamenti in Cardiologia
Aggiornamento in Medicina
Un’elevata attività della fosfolipasi A2 associata a lipoproteina promuove lo sviluppo di placche aterosclerotiche vulnerabili, e livelli plasmatici elevati di questo enzima sono associati a un aumento del rischio di eventi coronarici.
Darapladib è un inibitore selettivo orale della fosfolipasi A2 associata a lipoproteina.
In uno studio in doppio cieco, 15828 pazienti con coronaropatia stabile sono stati assegnati in maniera casuale a ricevere Darapladib una volta al giorno ( alla dose di 160 mg ) oppure placebo.
L’endpoint primario era un composito di decesso cardiovascolare, infarto del miocardio o ictus.
Gli endpoint secondari includevano i componenti dell’endpoint primario così come gli eventi coronarici maggiori ( decesso per malattia coronarica, infarto miocardico o rivascolarizzazione coronarica urgente per ischemia miocardica ) ed eventi coronarici totali ( decesso per coronaropatia, infarto del miocardio, ricovero in ospedale per angina instabile o qualsiasi rivascolarizzazione coronarica ).
Durante un periodo mediano di follow-up di 3.7 anni, l’endpoint primario si è manifestato in 769 dei 7924 pazienti ( 9.7% ) nel gruppo Darapladib e in 819 dei 7904 pazienti ( 10.4% ) nel gruppo placebo ( hazard ratio nel gruppo Darapladib, 0.94; P=0.20 ).
Non sono emerse differenze significative tra i gruppi nemmeno nei tassi dei singoli componenti dell’endpoint primario o nella mortalità per tutte le cause.
Darapladib, rispetto a placebo, ha ridotto il tasso di eventi coronarici maggiori ( 9.3% vs 10.3%; hazard ratio, HR=0.90; P=0.045 ) e di eventi coronarici totali ( 14.6% vs 16.1%; HR=0.91; P=0.02 ).
In conclusione, nei pazienti con malattia coronarica stabile, Darapladib non ha ridotto in modo significativo il rischio di endpoint primario composito di decesso cardiovascolare, infarto del miocardio o ictus. ( Xagena2014 )
STABILITY Investigators, N Engl J Med 2014; 370: 1702-1711
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