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Effetti precoci delle statine nei pazienti con malattia coronarica ed alti livelli di proteina C reattiva


Le statine possono migliorare la sopravvivenza nei pazienti con malattia coronarica, specialmente in quelli con alti livelli di proteina C reattiva.

Recenti studi hanno dimostrato un beneficio precoce ( inferiore ai 2 mesi ) sulla sopravvivenza in certi pazienti.

Ricercatori del Utah University a Salt Lake City hanno ipotizzato che il beneficio precoce delle statine sia correlato ai valori della proteina C reattiva.

Un totale di 2924 pazienti con malattia coronarica confermata mediante esame angiografico ( stenosi uguale o superiore al 70% in una o più coronarie ) sono stati seguiti in media per 2,4 anni dopo aver dismesso la terapia con una statina.

Le statine erano state prescritte nel 28,4% dei pazienti.

I valori basali della proteina C reattiva ( CRP ) sono stati divisi in 3 terzili: < 1, 2 da 1,2 a 1,7, >1,7 mg/dl.

Nel primo terzile ( valori basali di CRP < 1,2 mg/dL ) non è stato osservato alcun beneficio precoce delle statine, con le curve di sopravvivenza che si separavano dopo più di 2 anni.

Nel secondo ( CRP: 1,2 – 1,7 mg/dL ) e nel terzo terzile ( CRP > 1,7 mg/dL ), le curve di sopravvivenza dei pazienti trattati con statine si sono separate precocemente ( dopo circa 3 mesi ed 1 settimana, rispettivamente ).

I dati di questo studio indicano che l’impiego delle statine nei pazienti con alti livelli di proteina C reattiva fornisce un beneficio precoce riguardo alla sopravvivenza rispetto ai pazienti con più bassi valori basali di CRP.

Questo dato conferma l’effetto antinfiammatorio delle statine. ( Xagena2004 )

Muhlestein JB et al, Am J Cardiol 2004; 94 : 1107-1112

Cardio2004 Farma2004


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