Aggiornamenti in Cardiologia
Aggiornamento in Medicina
La gestione perioperatoria di Dabigatran ( Pradaxa ) nella pratica clinica è varia. Uno studio ne ha valutato la sicurezza utilizzando un protocollo specifico.
I pazienti trattati con Dabigatran e destinati a subire una procedura invasiva sono stati inclusi nello studio.
Le tempistiche per la somministrazione dell’ultima dose di Dabigatran prima della procedura si sono basate sulla clearance della creatinina e sul rischio di sanguinamento correlato alla procedura.
La ripresa dell’assunzione di Dabigatran era prespecificata a seconda della complessità dell’intervento chirurgico e delle conseguenze di una complicanza da sanguinamento.
I pazienti sono stati seguiti 30 giorni per sanguinamento maggiore ( endpoint primario ), sanguinamento minore, tromboembolia arteriosa, e morte.
Sono stati inclusi 541 casi: 324 procedure con rischio standard di sanguinamento ( 60% ) e 217 procedure con un aumento del rischio di sanguinamento ( 40% ).
L'ultima dose di Dabigatran è stata somministrata 24, 48 o 96 ore prima dell'intervento chirurgico secondo il protocollo, rispettivamente, al 46%, 37% e 6% dei pazienti.
La ripresa della somministrazione di Dabigatran è avvenuta secondo il protocollo nel 77% dei pazienti, con 75 mg come prima dose assunta il giorno della procedura nel 40% dei pazienti.
10 pazienti ( 1.8% ) hanno manifestato sanguinamento maggiore e 28 pazienti ( 5.2% ) hanno presentato episodi emorragici minori.
L'unica complicazione tromboembolica verificatasi è stata un attacco ischemico transitorio ( TIA ) in 1 paziente ( 0.2% ), e ci sono stati 4 decessi estranei a emorragia o trombosi.
La terapia ponte non è stata utilizzata prima dell'intervento, ma è stata somministrata in 9 pazienti ( 1.7% ) dopo l'intervento.
In conclusione, il protocollo per la gestione perioperatoria di Dabigatran sembra essere efficace e praticabile. ( Xagena2015 )
Schulman S et al, Circulation 2015; 132: 167-173
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