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Aggiornamento in Medicina
Sono stati studiati gli effetti di diverse dosi di Aspirina sulla funzione endoteliale coronarica. Lo studio, effettuato in Giappone, ha incluso 139 soggetti ( età media 60 anni; 53 donne ) con arterie coronariche angiograficamente normali.
I pazienti sono stati distribuiti nel gruppo I ( n=63 ), a cui è stata somministrata Aspirina ( Acido Acetilsalicilico ), e nel gruppo II ( n=76 ), di controllo, a cui non è stata somministrata Aspirina.
Il gruppo I è stato ulteriormente suddiviso in gruppo Ia ( n=50, Aspirina a basso dosaggio, 100 mg; CardioAspirina ) e gruppo Ib ( n=13, Aspirina ad alto dosaggio, 500 mg ).
Dopo una angiografia coronarica di routine, Acetilcolina ( ACh, 3 e 30 mcg/min successivamente ) e Nitroglicerina ( NTG ) sono state infuse nell'ostio coronarico sinistro nell’arco di 2 minuti.
La variazione del diametro dell'arteria coronarica in risposta a ciascun farmaco è stata espressa come variazione percentuale rispetto ai valori basali.
Le caratteristiche dei pazienti non differivano tra i due gruppi.
La modifica del diametro coronarico in risposta ad Acetilcolina è stata maggiore nel gruppo I rispetto al gruppo II ( P=0.0043 ), anche se la vasodilatazione coronarica indotta dalla Nitroglicerina è risultata simile tra i gruppi.
La dilatazione indotta da Acetilcolina è stata maggiore nel gruppo Ia rispetto al gruppo Ib ( P=0.0231 ).
La bassa dose di Aspirina ( P=0.0004 ) ha rappresentato uno dei fattori associati alla dilatazione indotta da Acetilcolina a 30 mcg/min.
In conclusione, nei soggetti con arterie coronariche angiograficamente normali, l’Aspirina ha avuto solo un influsso positivo sulla funzione endoteliale coronarica al basso dosaggio di 100 mg.
Questo miglioramento della funzione endoteliale coronarica può spiegare, in parte, l’effetto preventivo dell'Aspirina nei confronti di futuri eventi coronarici. ( Xagena2013 )
Teraqawa H et al, World J Cardiol 2013;5:426-433
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