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Misurazioni seriali della troponina cardiaca T con un saggio ad alta sensibilità nei pazienti con scompenso cardiaco cronico


Le troponine cardiache sono importanti marcatori prognostici nelle condizioni cardiovascolari croniche come la malattia coronarica stabile o l’insufficienza cardiaca.
Ci sono meno dati disponibili sulla relazione tra misure seriali della troponina cardiaca T ad alta sensibilità T ( hs-cTnT ) ed eventi futuri nello scompenso cardiaco.

È stata determinata l’associazione tra cambiamenti nel tempo nella troponina cardiaca T ad alta sensibilità e l’esito nei pazienti con scompenso cardiaco cronico.

Sono stati analizzati 5.284 pazienti con insufficienza cardiaca cronica da 2 studi clinici randomizzati indipendenti, il Valsartan Heart Failure Trial ( Val-HeFT ) ( n=4.053 ) e lo studio Gruppo Italiano per lo Studio della Sopravvivenza nell'Insufficienza Cardiaca - Heart Failure ( GISSI-HF ) ( n=1.231 ).

Il livello di troponina cardiaca T ad alta sensibilità è stato misurato alla randomizzazione e dopo 3 mesi ( GISSI-HF ) o a 4 mesi di follow-up ( Val-HeFT ).

In entrambi gli studi, aumenti nei livelli di troponina cardiaca T ad alta sensibilità nel tempo sono risultati associati a età, diabete mellito, peggioramento della funzione renale basale ( riduzione nella velocità stimata di filtrazione glomerulare ) e aumenti nelle concentrazioni del frammento N-terminale del Propeptide Natriuretico di tipo B ( NT-proBNP ).

Aumenti nelle concentrazioni di troponina cardiaca T ad alta sensibilità sono risultati associati alla mortalità per tutte le cause ( tassi di incidenza, 8.19 e 6.79 per 100 anni-persona negli studi Val-HeFT e GISSI-HF, rispettivamente, con hazard ratio ( HR ) di 1.59 e 1.88 dopo aggiustamento per fattori di rischio convenzionali e livelli basali di troponina cardiaca T ad alta sensibilità e frammento N-terminale del Propeptide Natriuretico di tipo B.

Cambiamenti nelle concentrazioni di troponina cardiaca T ad alta sensibilità hanno migliorato di poco la discriminazione prognostica rispetto ai valori basali solo per gli esiti fatali.

In conclusione, nonostante le concentrazioni circolanti molto basse, cambiamenti nelle concentrazioni di troponina cardiaca T ad alta sensibilità nel tempo rappresentano predittori affidabili di eventi cardiovascolari futuri in pazienti con scompenso cardiaco cronico ma aggiungono solo una limitata discriminazione prognostica. ( Xagena2012 )

Masson S et al, Circulation 2012; 125: 280-288


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