Aggiornamenti in Cardiologia
Aggiornamento in Medicina
Lo studio INVEST ( International Verapamil Trandolapril Study ) ha dimostrato che una strategia terapeutica a base di un calcioantagonista è efficace quanto quella a base di un beta-bloccante nei pazienti con ipertensione e malattia coronarica nel ridurre il rischio di morte, infarto miocardico non fatale ed ictus non fatale.
Hanno preso parte allo studio INVEST più di 22.000 pazienti.
Lo studio è stato disegnato per valutare due diverse strategie di trattamento , una con un calcioantagonista ( Verapamil ) e l’altra con un beta-bloccante ( Atenololo ).
Poiché lo studio è stato iniziato ( settembre 1997 ) mentre erano in vigore le linee guida JNC VI , gli obiettivi pressori dello studio sono stati quelli di abbassare la pressione sistolica sotto i 140 mmHg e la diastolica al di sotto di 90 mmHg.
Per i pazienti con diabete e con malattia renale , il target era invece : 130/85 mmHg.
La strategia terapeutica basata sul Verapamil contemplava l’aggiunta di Trandolapril, un Ace inibitore.
Se necessario poteva anche essere aggiunto il diuretico Idroclorotiazide.
La strategia terapeutica basata sull’Atenololo, invece, permetteva l’aggiunta di Idroclorotiazide e successivamente del Trandolapril.
La terapia con Ace inibitore era raccomandata per tutti i pazienti con diabete, malattia renale , o insufficienza cardiaca.
Lo studio INVEST ha dimostrato che la strategia terapeutica con Verapamil è equivalente a quella con Atenololo.
In media i pazienti dello studio INVEST sono stati seguiti per 2,7 anni.
L’incidenza degli effetti indesiderati è risultata simile tra le due strategie di trattamento.
La dispnea, la sensazione di testa vuota, la bradicardia sintomatica si sono presentati più comunemente tra i pazienti del gruppo Atenololo + Idroclorotiazide , mentre la tosse tra i pazienti del gruppo Verapamil + Trandolapril. ( Xagena2003 )
Fonte: Invest Investigators , J AMA , December 3, 2003
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