Aggiornamenti in Aritmologia
Prevenzione e  Terapia dello Scompenso Cardiaco
Xagena Mappa
Xagena Newsletter

Studio RUTH: mancanza di benefici del Raloxifene nelle donne in postmenopausa ad aumentato rischio di eventi coronarici


Lo studio RUTH ( Raloxifene Use for The Heart ) ha mostrato che il Raloxifene ( Evista ), un modulatore selettivo del recettore dell’estrogeno ( SERM ), non ha un effetto sull’incidenza di eventi coronarici nelle donne con nota coronaropatia o fattori di rischio per la malattia coronarica.

Sono stati analizzati i risultati dell’effetto del Raloxifene sugli outcome coronarici nel tempo e per 24 sottogruppi ( 17 predefiniti e 7 post hoc ).

Le donne in postmenopausa ( n= 10.101; età media: 67 anni ) sono state assegnate in modo casuale a Raloxifene 60 mg/die o placebo per un periodo mediano di 5-6 anni.
Gli outcome coronarici sono stati valutati nel gruppo di trattamento, nelle donne con fattori di rischio per la malattia coronarica e nelle donne con coronaropatia definita.

Il Raloxifene non ha esercitato alcun effetto sugli eventi coronarici in qualsiasi sottogruppo, con l’eccezione di un’analisi post-hoc per età, utilizzando le categorie di età definite nello studio WHI.

L’effetto del Raloxifene sull’incidenza di eventi coronarici è risultato differente in base all’età.
L’incidenza di eventi coronarici nelle donne d’età inferiore a 60 anni era significativamente più bassa nelle donne assegnate a Raloxifene ( 50 eventi ), rispetto al placebo ( 84 eventi, hazard ratio, HR= 0,59; p= 0,003; riduzione del rischio assoluto: 36 per 1000 donne trattate per 1 anno ).

Nessuna differenza è stata riscontrata tra i gruppi di trattamento riguardo all’incidenza di eventi coronarici nelle donne di età uguale o maggiore di 60 anni e inferiore a 70 anni; oppure di età uguale o superiore a 70 anni.

In conclusione, nelle donne in postmenopausa ad aumentato rischio di eventi coronarici, la mancanza di benefici del Raloxifene è risultata simile tra i sottogruppi prespecificati. ( Xagena2009 )

Collins P et al, Circulation 2009; 119: 922-930
Cardio2009 Farma2009 Gyne2009


Indietro